Questo è quello che è uscito fuori da un mattina passata con Irene sulla riva sinistra del Tevere a Roma, all'Isola Tiberina. Con il taccuino sotto al Ponte Fabricio, con dietro la Torre Caetani, tempo e luce molto variabili, ben poco di naturalistico purtroppo: gabbiani, germani portati dalla corrente, passeri e cornacchie. Di sottofondo aerei, elicotteri, cannonate dal Gianicolo, sirene e orrida confusine tipica della sfilata del 2 giugno. Comunque la mia città non è così malaccio...
giornata splendida di dolci golosi e passi lenti e libri ricercati ed insperato tempo. Preziose gocce dentro questa melma che ci dilunga vita controsenso. E noi, che nuotiamo fuori, inarrivabili, ricchi di risa e gioia, ne godiamo.
RispondiEliminaGrazie, mio bene.
I.
splendore condiviso, poetico incedere in spazi a volte un pò prosaici ma che il vostro calore umano riesce a colorare e ad addolcire.
RispondiEliminaLa nostalgia del vostro "essere" è tanta... ritagliamoci un tempo comune, fa bene all'anima.
Un abbraccio affettuoso
P.s. mi sembra di sentirvi ridere sulla riva SINISTRA (!!) del Tevere.